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ANALISI TECNICO-NORMATIVA

1.  Aspetti tecnico-normativi.

A)    Necessità dell'intervento normativo.

        La stipulazione del presente Accordo bilaterale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova risponde alla comune esigenza di promuovere l'assistenza giudiziaria e il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze in campo civile, rimuovendo le disparità legislative tra i due ordinamenti e armonizzando i relativi elementi di collegamento così da facilitare i rapporti giuridici tra i cittadini e le imprese dei due Paesi, intensificatisi negli ultimi tempi.

B)    Analisi del quadro normativo e dell'impatto delle norme proposte sulla legislazione vigente.

        Il quadro normativo sul quale il presente Accordo incide, in gran parte armonizzandosi con lo stesso, è rappresentato dalla legge 31 maggio 1995, n. 218, di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato.

C)    Analisi della compatibilità con l'ordinamento comunitario.

        L'Accordo in questione è compatibile con i princìpi seguiti in ambito comunitario nei rapporti di cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri.

D)    Analisi della compatibilità con le competenze costituzionali delle regioni ordinarie e a statuto speciale.

        L'Accordo con la Repubblica di Moldova non presenta aspetti di interferenza o di incompatibilità con le competenze costituzionali delle regioni.

E)    Analisi della coerenza con le fonti legislative primarie che dispongono il trasferimento di funzioni alle regioni e agli enti locali.

        Il provvedimento, come sopra meglio illustrato, non coinvolge le funzioni delle regioni e degli enti locali.

 

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F)    Verifica dell'assenza di rilegificazione e della piena utilizzazione delle possibilità di delegificazione.

        La materia non è suscettibile di delegificazione.

2.    Elementi di drafting e linguaggio normativo.

A)    Individuazione delle nuove definizioni normative nel testo, della loro necessità, della coerenza con quelle già in uso.

        Non sono introdotte nuove definizioni normative nel testo.

B)    Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel progetto, con particolare riguardo alle successive modificazioni e integrazioni subite dai medesimi.

        I riferimenti operati sono corretti.

C)    Ricorso alla tecnica della novella legislativa per introdurre modificazioni e integrazioni a disposizioni vigenti.

        Non si è fatto ricorso alla tecnica della novella, tenuto conto del tipo di intervento proposto (accordo internazionale).

D)    Individuazione di effetti abrogativi impliciti di disposizioni dell'atto normativo e loro traduzione in norme abrogative espresse del testo normativo.

        L'Accordo non determina alcuna abrogazione di testi normativi.